Il 7 ottobre scorso il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, ha firmato il decreto n. 169, che istituisce l’Osservatorio nazionale sull’amministrazione condivisa come prima forma di coprogrammazione dell'attività pubblica nel settore, aperta alla partecipazione diretta degli enti del Terzo Settore interessati.
L'intento è quello di favorire la diffusione e l’applicazione degli istituti previsti dal cosiddetto Codice del Terzo Settore nel titolo VII, dedicato ai rapporti con gli enti pubblici, in materia di coinvolgimento degli enti del Terzo Settore, convenzioni e servizio di trasporto sanitario di emergenza e urgenza.
L'Osservatorio, in particolare, avrà le seguenti funzioni:
- aggiornamento normativo e sulla prassi;
- ricognizione degli atti a contenuto generale e di quelli dei procedimenti amministrativi svolti dalle amministrazioni pubbliche, anche a seguito di iniziativa degli enti del Terzo Settore;
- analisi della giurisprudenza, europea e nazionale di interesse;
- predisposizione di toolkit e documentazione di riferimento per le amministrazioni pubbliche;
- promozione di forme di cooperazione con pubbliche amministrazioni, enti di ricerca, centri di servizio per il volontariato, fondazioni di origine bancaria e con gli ordini professionali direttamente coinvolti nell’applicazione del Codice del Terzo Settore.
"E’ un'ottima notizia, che ci fa compiere un ulteriore passo verso il rafforzamento del rapporto tra le istituzioni pubbliche e il Terzo settore, attraverso prassi collaborative, per realizzare attività di interesse generale e produrre politiche che valorizzino i territori", ha dichiarato la portavoce del Forum Terzo Settore, Vanessa Pallucchi.
"La firma del decreto rappresenta anche un messaggio ricco di significato alla vigilia di un importante appuntamento sull’economia sociale, che il Forum Terzo Settore organizza in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, domani e dopodomani a Roma. Le esperienze di amministrazione condivisa sono infatti un modello importante che il nostro Paese può far conoscere e diffondere in Europa, anche per dare slancio all’economia sociale. Il nostro obiettivo è far sì che si faccia sempre più strada un modello economico alternativo a quello di mercato, che parta dai bisogni delle comunità e le veda protagoniste della realizzazione delle politiche. In questo processo il riconoscimento del ruolo del Terzo settore è cruciale".