Con il principio di diritto n. 7 dell’11 aprile 2023 l’Agenzia delle Entrate ha definito alcune ipotesi di esclusione dal credito d’imposta, previsto dalla Legge di bilancio 2021, per gli investimenti in beni strumentali nuovi.
Il comma 1053 dell’art. 1 della citata legge di bilancio include, tra le esclusioni dal tax credit, quella riguardante i “beni gratuitamente devolvibili delle imprese operanti in concessione e a tariffa nei settori dell’energia, dell’acqua, dei trasporti, delle infrastrutture, delle poste, delle telecomunicazioni, della raccolta e depurazione delle acque di scarico e della raccolta e smaltimento dei rifiuti”.
Nel principio di diritto pubblicato l’Agenzia Entrate precisa che non possono essere considerate destinatarie del credito d’imposta le imprese “concessionarie” (in senso lato) dei servizi di cui al comma 1053 della legge 30 dicembre 2020, n. 178, quando:
- l’effettuazione degli investimenti costituisce un adempimento degli obblighi assunti nei confronti dell’ente pubblico concedente;
- sono previsti meccanismi (sub specie di adeguamento del corrispettivo del servizio fornito, comunque denominato, e/o contribuzione del soggetto concedente) che sterilizzano il rischio economico dell’investimento nei beni strumentali nuovi.