L'Agenzia delle Entrate ha recentemente aggiornato la guida dedicata al Superbonus 110%, che recepisce tutte le novità apportate dalla legge di Bilancio 2021 che, come noto, ha ampliato la portata delle misure del Superbonus prorogandolo al 30 giugno 2022 e, in determinate situazioni, al 31 dicembre 2022 o al 30 giugno 2023, oltre ad introdurre altre importanti modifiche alla disciplina che regola l’agevolazione.
In una delle FAQ contenute nella guida le Entrate forniscono chiarimenti anche relativamente al cosiddetto "sconto in fattura", ovvero la possibilità di optare, al posto della fruizione diretta della detrazione, per un contributo anticipato sotto forma di sconto dai fornitori dei beni o servizi.
L'Agenzia chiarisce che il contributo sotto forma di sconto è pari alla detrazione spettante, determinata tenendo conto delle spese complessivamente sostenute nel periodo d'imposta, comprensive dell'importo non corrisposto al fornitore per effetto dello sconto praticato, e non può in ogni caso essere superiore al corrispettivo dovuto.
Il fornitore può anche applicare uno sconto “parziale”. In questo caso, il contribuente potrà far valere in dichiarazione una detrazione pari al 110% della spesa rimasta a suo carico o, in alternativa, potrà optare per la cessione del credito rimanente ad altri soggetti, inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari.