Sono due i principali obbiettivi previsti dal nuovo protocollo per lavori di pubblica utilità siglato dal Presidente del CNF, Francesco Greco, e dal Ministro della Giustizia, Carlo Nordio: mantenere il decoro e ordinare gli archivi nelle sedi degli Ordini degli avvocati e presso il Consiglio Nazionale Forense.
A svolgere questa attività saranno gli imputati beneficiari della sospensione del procedimento con messa alla prova.
In base all’accordo, di durata annuale e tacitamente rinnovato, i singoli consigli dell’Ordine individuano il numero massimo di imputati che possono lavorare contemporaneamente e le specifiche attività che possono svolgere.
Gli Uepe territoriali svolgono invece una funzione di raccordo tra tribunali e consigli dell’Ordine, e forniscono a questi ultimi chiarimenti e informazioni sullo svolgimento del lavoro di pubblica utilità.