Nel caso di azioni astrattamente imponibili, l’imposta sul valore aggiunto è dovuta dal cessionario o committente, anche quando la stessa è stata assolta tramite reverse charge.
Se un soggetto passivo assolve l’Iva tramite reverse charge su fatture ricevute, ma relative a operazioni oggettivamente inesistenti, deve restituire l’imposta. Ciò in quanto, anche se effettuata con l’inversione contabile, la detrazione dell’Iva è illegittima. È quanto stabilito dalla Corte di giustizia tributaria di primo grado di Modena, con la sentenza n. 84/02/2024 dello scorso 4 marzo.