La Corte di Cassazione Civile, Sezione Lavoro, con l'Ordinanza n. 13536 del 15 maggio 2021 si è espressa in tema di demansionamento e di dequalificazione professionale, ed ha chiarito che il riconoscimento del diritto del lavoratore al risarcimento del danno professionale non ricorre automaticamente in tutti i casi di inadempimento datoriale e non può prescindere da una specifica allegazione sulla natura e sulle caratteristiche del pregiudizio lamentato.
Secondo la Cassazione deve, infatti, essere distinto il momento della violazione degli obblighi contrattuali da quello relativo alla produzione del danno da inadempimento, essendo quest'ultimo eventuale, in quanto il danno non è sempre diretta conseguenza della violazione di un dovere.