Con la sentenza n. 79 del 15 aprile 2021 il Consiglio Nazionale Forense ha ribadito il principio secondo cui la determinazione della sanzione disciplinare non è frutto di un mero calcolo matematico, ma è conseguenza della complessiva valutazione dei fatti, del generale comportamento dell’incolpato e del bilanciamento tra la considerazione di gravità dei fatti addebitati ed i concorrenti criteri di valutazione, quali ad esempio l’assenza di precedenti disciplinari ed il comportamento processuale.
Nei procedimenti disciplinari, dunque, l’oggetto di valutazione è il comportamento complessivo dell’incolpato e tanto al fine di valutare la sua condotta in generale, quanto a quello di infliggere la sanzione più adeguata.