In un intervento pubblicato sul sito del Garante, Guido Scorza, Componente del Garante per la protezione dei dati personali, ha fornito chiarimenti in relazione alle sempre più diffuse richieste, da parte di palestre e centri sportivi ai loro abbonati e associati, di trasmissione e consegna, insieme al certificato di sana e robusta costituzione, di copia del Green Pass con evidenziata la relativa data di scadenza, richiesta presentata come “necessaria ai fini dell’iscrizione o della frequentazione del centro”.
Scorza ribadisce che il Green Pass deve essere semplicemente esibito all’ingresso dei soli luoghi nei quali è previsto dalla legge, e deve essere letto dagli incaricati esclusivamente attraverso l’apposita App Verifica Covid-19 messa a punto dal Governo, che consente al verificatore di accedere ad un’unica informazione, ossia se il titolare del documento ha o non ha un Green Pass valido.
Non ci deve essere invece alcun riferimento né alla condizione che ha portato al rilascio del Green Pass (vaccino, guarigione dal Covid19 o tampone) né alla data di scadenza del documento.
Dunque, rappresenta una violazione della vigente disciplina in materia di protezione dei dati personali la richiesta, quale condizione per la frequentazione del centro sportivo o della palestra, di copia del documento e di indicazione della data di scadenza e la successiva conservazione di tali elementi.