Cassa Forense comunica l’operatività della Camera di Conciliazione, istituita per favorire la risoluzione amichevole delle controversie sulle sole sanzioni per il mancato adempimento degli obblighi dichiarativi e/o contributivi.
Gli iscritti, tramite la Camera di Conciliazione, potranno chiedere l’annullamento o la riduzione delle sole sanzioni di importo complessivo superiore a 300 euro, ricorrendone giusti e comprovati motivi.
La domanda di conciliazione:
- deve essere presentata avverso l’accertamento definitivo della sanzione ex artt. 74 e 76 Regolamento Unico della Previdenza e prima che lo stesso sia trasmesso per l’iscrizione al ruolo o che la Cassa abbia avviato una procedura di recupero giudiziale o che l’istante abbia adito la Giunta Esecutiva o l’Autorità Giudiziaria;
- può essere presentata a condizione che sia intervenuta la preventiva regolarizzazione dell’inadempienza anche mediante rateazione.
I ricorrenti dovranno motivare e documentare le ragioni per cui non hanno potuto ottemperare agli obblighi contributivi.
Nell’ipotesi in cui il Collegio che compone la Camera di Conciliazione ritenga sussistenti e fondati motivi di equità, verrà dallo stesso formulata la proposta conciliativa.
Successivamente:
- in caso di raggiungimento dell’accordo viene redatto verbale di conciliazione che ha effetto transattivo di tutti i precedenti e preclude il ricorso amministrativo e giudiziario;
- in caso invece di rigetto, non raggiungimento dell’accordo o mancato rispetto dei termini dell’accordo, l’istanza di conciliazione non potrà essere riproposta.