Il cosiddetto Decreto Bollette, convertito in Legge n. 56/2023, prevede un nuovo credito d’imposta per start up innovative in possesso di determinati requisiti, solo per l’anno 2023 e per un massimo di 200.000 euro.
Il credito spetta alle start up innovative costituite dal 1° gennaio 2020 che operano nei settori dell’ambiente, dell’energia da fonti rinnovabili e della sanità, per “attività di ricerca e sviluppo finalizzate a creare soluzioni innovative per realizzare strumenti e servizi tecnologici avanzati che garantiscano la sostenibilità ambientale e la riduzione dei consumi energetici“
Il credito d’imposta è pari al 20% delle spese ammissibili e comunque per un importo non superiore a 200.000 euro ed ha queste caratteristiche:
- può essere sfruttato esclusivamente in compensazione, senza limite annuale di 250.000 euro;
- deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel quale lo stesso è riconosciuto e nelle dichiarazioni successive, fino all’anno nel quale termina l’utilizzo;
- non rientra nel limite di due milioni di euro per i crediti d’imposta e i contributi compensabili o rimborsabili;
- non concorre alla formazione del reddito d’impresa né della base imponibile Irap e non rileva ai fini del calcolo della percentuale di deducibilità degli interessi passivi;
- è riconosciuto nel rispetto delle condizioni del “regime de minimis”, come previsto dal regolamento UE n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013. Ricordiamo che la somma degli aiuti de minimis non deve superare il limite massimo di 200.000,00 euro in tre anni, come da regolamentazione europea.
Ulteriori precisazioni sulla presentazione delle domande saranno fornite con apposito decreto attuativo.