Nel primo trimestre le entrate tributarie e contributive sono diminuite rispetto al 2020. Lo comunica il Ministero dell’economia e delle finanze nel suo tradizionale rapporto sulle entrate aggiornato al marzo 2021. Ammonta a 2.725 milioni di euro la riduzione del gettito nei primi tre mesi dell’anno, una variazione pari all’1,7% sul 2020. Il “mancato” gettito è il risultato di una contrazione di 1.093 milioni di euro delle entrate tributarie (-1,1%) e della riduzione di 1.623 milioni di euro delle entrate contributive (calcolate in termini di cassa, -2,7%). Il confronto con il primo trimestre 2020 resta pur sempre condizionato dalle misure introdotte dal governo durante la prima ondata dei contagi, tuttavia può fornire alcuni dati indicativi: “Il confronto tra il risultato del primo trimestre del 2021 e quello del corrispondente periodo dell’anno precedente presenta elementi di disomogeneità legati alle misure adottate dal Governo […] nelle quali rientrano sospensioni, riduzioni o recupero dei versamenti per diverse tipologie d’imposta”, sottolinea il Mef.
Per quanto riguarda le entrate tributarie, la riduzione di 1.093 milioni di euro è stata generata dalla combinazione di voci positive e negative. Da una parte il gettito delle imposte contabilizzate al bilancio dello Stato è cresciuto di 803 milioni di euro (+0,8%) ma allo stesso tempo il gettito relativo agli incassi da attività di accertamento e controllo si è ridotto di 822 milioni di euro (ben -31,6% rispetto al 2020). Altra componente positiva quella delle entrate degli enti territoriali, aumentata di 145 milioni di euro (+2,3%) rispetto al 2020. Ad affossare il dato e generare la variazione negativa sono le poste correttive, cresciute di 1.219 milioni di euro rispetto al 2020 (che generano un -18,7% sul 2020). Analizzando le entrate tributarie per competenza giuridica si raggiungono i 99.683 milioni di euro, con un incremento di 803 milioni rispetto all’anno scorso. Le imposte dirette ammontano a 58.086 milioni di euro mentre le indirette a 41.597 milioni (rispettivamente +603 e +201 milioni di euro). Più in dettaglio, suddividendo il dato macro per singole imposte, l’Irpef tocca i 51.495 milioni di euro (+495 milioni sul 2020, +1,0%). L’Ires risulta essersi invece ridotta di 47 milioni, scendendo a 1.010 milioni complessivi (-4,4%). Forte aumento per l’Iva trainato da un maggiore gettito legato agli scambi interni: 26.538 milioni di euro, in aumento di 1.965 milioni rispetto al 2020 (+8,0%), con un +2.217 milioni derivante dalla componente interna (+10,5%) e una componente negativa del prelievo sulle importazioni (-252 milioni, -7,5%).
Gli incassi contributivi del primo trimestre 2021 vedono un segno meno rispetto al 2020 e si sono attestate a 59.796 milioni di euro. La riduzione rispetto all’anno scorso si quantifica in 1.632 milioni di euro di “mancato” gettito (-2,7%). Le entrate dell’Inps si sono ridotte di 1.588 milioni di euro (-2,8%) scendendo a 54.608 milioni mentre quelle imputate all’Inail si sono contratte di 346 milioni (-9,9%) toccando i 3.143 milioni di euro. Gli enti previdenziali privatizzati registrano invece un incremento positivo, salendo di 302 milioni di euro e raggiungendo i 2.045 milioni di euro a trimestre. Questo incremento, spiega il Mef, “è significativamente influenzato dalle sospensioni dei versamenti dei contributi deliberate a partire dal mese di marzo 2020 dai singoli Enti e dal correlato pagamento degli importi dovuti a partire da gennaio 2021”.