Il “Dl Agricoltura” istituisce una banca dati inter-operativa tra Inps e Agea, al servizio di tutte le istituzioni interessate, per sviluppare una strategia congiunta di contrasto a un fenomeno di sfruttamento dei lavoratori in agricoltura.
L’accordo prevede, inoltre, la creazione di una piattaforma geospaziale con l’utilizzo di algoritmi di Intelligenza Artificiale per rappresentare elementi di rischio automatici relazionati alla lotta al caporalato.
Agea, in particolare, grazie alla propri tecnologia di telerilevamento, avrà il compito di mappare serre, baraccopoli e allevamenti, per realizzare una piattaforma in grado di identificare le aziende dislocate in tutta Italia e scelte in modo selettivo utilizzando criteri di alert.
Il contrasto allo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura, spiega Inps, significa anche semplificazione, da qui la possibilità di gestire la precompilazione automatica delle dichiarazioni INPS da parte dell’agricoltore, un servizio agli utenti, utilizzando i dati presenti nel fascicolo aziendale agricolo, strumento grazie al quale Agea già eroga aiuti, contributi e premi, come prevede la nuova programmazione PAC e quindi non più in base a dati dichiarati ma a dati certificati e validati.
L’Inps, per contrastare il fenomeno del caporalato, oltre al controllo della documentazione, ha attivato sportelli di ascolto e informazione multilingua negli ispettorati territoriali. L’Istituto ha inoltre avviato attività di sensibilizzazione dei lavoratori migranti, concentrate su diritti e doveri nel rapporto di lavoro, così come sui rischi legati allo sfruttamento lavorativo e, anche, sui meccanismi di protezione delle vittime.
Attivate, inoltre, ulteriori misure come l’aggiornamento professionale e lo scambio di esperienze per il personale ispettivo e gli operatori del mercato del lavoro e del terzo settore.
La nuova collaborazione con Agea consentirà di rafforzare i controlli dell’Inps come prevede il nuovo Piano della vigilanza, approvato dal CdA guidato da Gabriele Fava.
Solo nel settore agricolo, nel 2023 l’Istituto ha infatti annullato oltre 27mila contratti irregolari e denunciato 425 lavoratori, a fronte di 669 ispezioni nel settore agricolo, su un totale di 9202 controlli effettuati, che hanno portato a risultati di produzione dell’accertato complessivo pari a 982,4 milioni di euro (+46%).