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Licenziamento disciplinare: il ruolo del giudice nell’individuazione della tutela applicabile al lavoratore

Data di pubblicazione: 06 Novembre 2024

Ai fini dell’individuazione della tutela applicabile, il giudice deve verificare se il fatto concreto sia sussumibile in una delle fattispecie previste dalla contrattazione collettiva o dal codice disciplinare come punite con sanzione conservativa, anche nel caso in cui tali fattispecie siano diversificate dal riferimento al minore o maggiore grado di “gravità” quale ulteriore elemento costitutivo della fattispecie tipizzata, previa interpretazione del suo significato secondo le previsioni contrattual-collettive e/o del codice disciplinare.

Il principio è stato espresso Corte di Cassazione Civile, Sezione Lavoro, nella Sentenza n. 27161 del 21 ottobre 2024, in relazione alla vicenda di un dipendente di una banca, licenziato per giusta causa, che aveva impugnato il provvedimento sia per l’insussistenza dei fatti contestati (per non avere egli potere decisionale sulle concessioni di finanziamenti e sulle aperture dei conti correnti) sia per essere la condotta in questione punita dal contratto collettivo con sanzioni di tipo conservativo.

Fonte: https://www.cortedicassazione.it

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