La direttiva sul reporting di sostenibilità aziendale (CSRD) avrà notevoli ripercussioni sul modo in cui le aziende integrano le tematiche ESG nella loro strategia aziendale.
Uno studio condotto da Baker Tilly in collaborazione con oltre 300 grandi aziende in Francia, Spagna, Italia e Paesi Bassi, ha rivelato gravi mancanze nella preparazione aziendale in vista dell’imminente entrata in vigore della CSRD; lo studio, disponibile on line, evidenzia che, sebbene le aziende siano consapevoli dell’esistenza della direttiva, vi è stato un lento progresso nell’affrontare la realtà del suo impatto e dei provvedimenti da prendere.
Solo il 13% delle aziende si sente “pronto o quasi pronto” per la CSRD.
“Le aziende storicamente coinvolte nella CSR e nella reportistica ESG avranno un notevole vantaggio nell’affrontare questi nuovi requisiti e saranno in grado di sfruttare tutti i processi e le azioni ESG esistenti. Le altre aziende devono agire il prima possibile per implementare processi rilevanti in tempo per la loro ammissibilità, anticipando l’obbligo quando possibile. Solo così potranno utilizzare questa direttiva nello spirito in cui è stata concepita: uno strumento per un cambiamento significativo e per azioni ESG immediate, in un mondo che non può più permettersi di attendere“.