La Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 2245 del 02.02.2021 ribadisce (Cass. 07/03/2016, n. 4485 ) che: « In tema di imposte sui redditi, nell'ipotesi di società di capitali a ristretta base sociale, l'accertamento relativo agli utili extracontabili della società, anche se non definitivo, è presupposto dell'accertamento presuntivo nei riguardi del singolo socio, in ragione della sua quota di partecipazione agli utili sociali, sicché l'impugnazione dell'accertamento "pregiudicante" costituisce, fino al passaggio in giudicato della pronuncia che lo riguarda, condizione sospensiva, ex art. 295 c.p.c., ai fini della decisione della lite sull'accertamento "pregiudicato" relativo al singolo socio, la cui esistenza e persistenza grava sul contribuente che la invochi sotto forma di allegazione e prova del processo scaturente dall'impugnazione del provvedimento impositivo».
Nel caso di specie, la circostanza che pendesse il giudizio che aveva per oggetto l'atto impositivo nei confronti della società era palese alla CTR, che infatti ha motivato la decisione sull'accertamento verso il socio mutuandola da quella resa dallo stesso giudice sull'accertamento verso la società, benché quest'ultimo provvedimento non fosse passato in giudicato.
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