Il Garante Privacy ha dato l'ok allo schema di decreto direttoriale con il quale il Ministero dell’Interno approva il documento che disciplina le modalità organizzative e tecniche per il rilascio della Carta di identità elettronica (CIE) ai cittadini italiani residenti all’estero.
Relativamente al rilascio della CIE ad un cittadino minore di 14 anni, dove è previsto che sia richiesto "ai suoi accompagnatori (padre e madre) se intendono stampare sul retro della Carta il nome e cognome del padre o della madre o di un tutore", il Garante evidenzia alcune criticità date dal fatto che, tale dicitura, identifica esclusivamente nel “padre” e nella “madre” i soggetti esercenti la responsabilità genitoriale.
L'Autorità chiede quindi di risolvere tali criticità aggiungendo alla locuzione già presente di "padre" e "madre", quella di "genitore" nella composizione: "padre/ genitore e madre/genitore".
La corretta rappresentazione del ruolo svolto dal soggetto richiedente l’emissione della CIE per il minore – spiega il Garante – è infatti funzionale all’osservanza del principio di esattezza dei dati del Regolamento europeo, in relazione ai casi in cui i soggetti esercenti la responsabilità genitoriale non siano esattamente riconducibili alla figura paterna o materna. Si pensi, ad esempio, al caso in cui un minore sia affidato non al padre e alla madre biologici ma a coloro i quali esercitino la responsabilità genitoriale a seguito di trascrizione di atto di nascita formato all'estero, o alla sentenza di adozione in casi particolari o riconoscimento di provvedimento di adozione pronunciato all'estero.