La Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Campania (Sentenza n. 4017/11 del 21 giugno 2024) ha accolto l’appello di un contribuente, annullando una cartella di pagamento emessa dall’Amministrazione finanziaria relativa ad un credito d’imposta che il contribuente non aveva dichiarato ma che, secondo la legge, era comunque valido.
Secondo i giudici campani, infatti, ed in base anche a precedenti sentenze della Corte di Cassazione, il contribuente può sempre dimostrare, mediante produzione di idonea documentazione, l’effettiva esistenza di un credito non dichiarato atteso che, da un lato, il suo diritto nasce dalla legge e non dalla dichiarazione e, dall’altro, egli può sempre opporsi in sede contenziosa ad una maggior pretesa tributaria del Fisco, allegando errori, di fatto o di diritto, commessi nella redazione della dichiarazione, incidenti sull’obbligazione tributaria.