Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 69 del 15 febbraio, ha approvato, in esame preliminare, il cosiddetto correttivo alla riforma del processo civile (decreto legislativo n. 149 del 10 ottobre 2022), come previsto dalla legge delega n. 206 del 2021.
Il testo apporta modifiche al Codice civile, al Codice di procedura civile, alle relative disposizioni di attuazione e ad alcune leggi speciali, con l’obiettivo di risolvere alcune difficoltà applicative e apportare le correzioni o integrazioni necessarie per garantire la piena efficacia della riforma.
Il provvedimento, che si inserisce nel quadro degli impegni assunti con PNRR, è indirizzato alla semplificazione, speditezza e razionalizzazione del processo civile.
Per questo, tra l’altro, si prosegue sulla strada della completa digitalizzazione del processo civile e dell’eliminazione di adempimenti od oneri a carico delle parti ormai superflui, con l’eliminazione delle disposizioni che prevedevano il deposito di atti presso la cancelleria, anche ai fini della loro notificazione, e la necessità, per l’avvocato, di eleggere domicilio in un comune situato nel circondario dell’ufficio giudiziario adito.