L’Agenzia delle Entrate, a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto MEF che identifica il prossimo 4 aprile come termine entro il quale trasmettere i dati riguardanti le erogazioni liberali agli Enti del Terzo Settore effettuate nel 2023, ha aggiornato le proprie FAQ sul tema.
Nell’ultime risposta fornita l’Agenzia chiarisce che, al fine di adeguarsi alla normativa relativa agli ETS in continua evoluzione, sono state riviste le tipologie di enti da indicare nel flusso di dati da trasmettere all’Agenzia.
Di conseguenza, l’ente dovrà indicare, semplicemente, se si qualifica come:
- Onlus
- Organizzazione di volontariato
- Fondazione e associazione riconosciuta avente per scopo statutario la tutela, promozione e la valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico
- Fondazione e associazione riconosciuta avente per scopo statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica
- Oppure come altro ente iscritto al RUNTS, non incluso tra i precedenti, individuato dall’articolo 83, commi 1 e 2, del decreto legislativo n. 117 del 2017, ovvero associazione di promozione sociale, ente filantropico, cooperativa sociale (con l’esclusione delle imprese sociali costituite in forma di società), rete associativa o altro ente del Terzo settore (categoria residuale).