L’Agenzia delle Entrate ricorda che per attivare la procedura di regolarizzazione per il credito d’imposta Ricerca e sviluppo indebitamente fruito, è necessario inviare la relativa richiesta entro il 31 ottobre.
Il riversamento spontaneo permette di regolarizzare gli indebiti utilizzi in compensazione del Bonus investimenti in attività di ricerca e sviluppo, senza l’applicazione di interessi e sanzioni.
La richiesta, deve essere inviata all’Agenzia delle entrate in modalità telematica (qui l’apposito modello, direttamente dai soggetti abilitati ai servizi Entratel o Fisconline oppure tramite un intermediario, utilizzando il software dedicato, disponibile gratuitamente sul sito della stessa Agenzia.
Possono beneficiare della regolarizzazione, i soggetti:
- che hanno realmente svolto, sostenendo le relative spese, attività in tutto o in parte non qualificabili come attività di ricerca o sviluppo ammissibili nell’accezione rilevante ai fini del credito d’imposta;
- che non hanno tenuto conto di quanto dettato dalla diposizione d’interpretazione autentica, recata dall’articolo 1, comma 72, legge 145/2018, secondo cui “ai fini del calcolo del credito d’imposta attribuibile assumono rilevanza esclusivamente le spese ammissibili relative alle attività di ricerca e sviluppo svolte direttamente e in laboratori o strutture situati nel territorio dello Stato italiano”;
- che hanno commesso errori nella quantificazione o nell’individuazione delle spese ammissibili in violazione dei principi di pertinenza e congruità;
- che hanno commesso errori nella determinazione della media storica di riferimento.