Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 39 del 5 ottobre 2021, ha approvato il disegno di legge delega per la revisione del sistema fiscale. In particolare la riforma è guidata da quattro principi cardine:
- lo stimolo alla crescita economica attraverso una maggiore efficienza della struttura delle imposte e la riduzione del carico fiscale sui fattori di produzione;
- la razionalizzazione e semplificazione del sistema anche attraverso la riduzione degli adempimenti e l’eliminazione dei micro-tributi;
- la progressività del sistema, che va preservata, seguendo i dettami della Costituzione che richiamano un principio generale di giustizia e di equità;
- il contrasto all’evasione e all’elusione fiscale.
Tra gli aspetti in tema fiscale il disegno di legge prevede la riforma delle imposte sui redditi personali, in particolare l’Irpef e le imposte sostitutive, fondata su due pilastri:
- il completamento del sistema duale e quindi la distinzione tra redditi da capitale e redditi da lavoro;
- la riduzione delle aliquote effettive che si applicano ai redditi da lavoro.
Per i redditi da capitale è prevista la tassazione proporzionale, tendenzialmente con un’aliquota uguale per tutti i redditi da capitale, ma con gradualità. L’obiettivo è quello di razionalizzare l’attuale sistema e rendere più efficiente il mercato dei capitali.
Per i redditi da lavoro è prevista la riduzione delle aliquote effettive medie e marginali dell’Irpef, con l’obiettivo di incentivare l’offerta di lavoro, in particolare nelle classi di reddito dove si concentrano i secondi percettori di reddito e i giovani.
La delega prevede anche la revisione delle deduzioni dalla base imponibile e delle detrazioni dall’imposta (cioè delle cosiddette spese fiscali), che dovrà basarsi su una valutazione attenta dell’equità e dell’efficienza dei diversi interventi.
Infine, si prevede il riordino della tassazione del risparmio, facendo attenzione alla necessità di non generare spazi per l’elusione dell’imposta.