Tra le modifiche apportate durante l’iter di conversione del c.d. Decreto “bollette”, novità anche in materia di definizione agevolata delle controversie tributarie, conciliazione agevolata e rinuncia agevolata dei giudizi tributari pendenti innanzi alla Corte di Cassazione.
In particolare, per il pagamento delle somme dovute a seguito dell’adesione alla definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti al 1° gennaio 2023 in cui è parte l’Agenzia delle Entrate o l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, viene introdotta la possibilità per il contribuente di versare le somme dovute (dopo le prime tre rate del 2023) in un massimo di 51 rate mensili di pari importo, con scadenza all’ultimo giorno lavorativo di ciascun mese, a decorrere dal mese di gennaio 2024, fatta eccezione per il mese di dicembre di ciascun anno, per il quale il termine di versamento resta fissato al giorno 20 del mese.