La Corte di Giustizia Tributaria di II° grado della Lombardia, sezione 16, con la sentenza n. 3791 depositata il 4.10.2022, confermando le tesi dei giudici di I grado, ha accolto i ricorsi proposti da una società avverso gli atti con i quali l’Ufficio aveva accertato una indebita contabilizzazione di costi per consulenza in materia di diritto penale e tributari che non sarebbero state deducibili trattandosi di spese sostenute per la difesa dell’amministratore nell’ambito di un procedimento penale riguardante l’illecita emissione di fatture.
Nel caso in esame i Giudici hanno ritenuto di tutta evidenza che l’atto compiuto dall’amministratore fosse un atto dovuto e tipico dell’amministratore, quindi non occasionale, ma funzionalmente connesso all’espletamento delle precipue funzioni. Ne consegue che risulta, “pertanto, corretta la motivazione della sentenza di primo grado in merito alle spese in questione che inerivano alla consulenza tributaria richiesta dalla società nell’interesse sia proprio che direttamente connesso quale difesa del legale rappresentante, per atti compiuti e dovuti a causa del mandato dallo stesso ricoperto nella società stessa”.