L’Unità di informazione finanziaria (UIF) ha pubblicato il piano strategico 2023 -2025.
Osserva l’UIF che la Fintech (cioè l’utilizzo di strumenti finanziari resi possibili dall’innovazione tecnologica) ha innovato le transazioni e le modalità di scambio, ampliando la platea degli operatori che applicano gli obblighi antiriciclaggio. La diffusione di crypto-assets, anche nella forma di stablecoin (valuta digitale), e più in generale di forme di finanza decentralizzata (De.Fi.) introducono rischi difficilmente presidiabili, specie a livello nazionale, attraverso metodologie tradizionali.
La UIF sottolinea le vicende occorse in ambito europeo che hanno evidenziato fenomeni di riciclaggio e corruzione, hanno dimostrato carenze nei presidi di prevenzione e di controllo, cosicché in ambito europeo è in corso una riforma organica del quadro istituzionale e regolamentare che prevederà un rulebook (antiriciclaggio armonizzato), un rafforzamento dei controlli, l’istituzione di un’autorità (AMLA – Anti Money Laundering Authority) con separate funzioni di supervisione antiriciclaggio e di un meccanismo di coordinamento e di supporto all’azione della FIU (Financial Intelligence Unit). L’istituzione dell’AMLA segnerà un punto di svolta fondamentale nella definizione degli assetti istituzionali europei, con significative ripercussioni sui compiti delle autorità nazionali e sulle modalità di svolgimento delle attività antiriciclaggio. Viene sottolineato che in Italia il rischio di riciclaggio permane molto significativo, con un’elevata incidenza delle condotte illecite riconducibili a corruzione, estorsione, evasione e reati tributari, usura, narcotraffico, reati fallimentari e societari. Il campo di azione criminale si è ampliato anche perché la pandemia e la conseguente crisi economica hanno aperto occasioni di sfruttamento delle ingenti risorse pubbliche messe in campo, a sostegno dell’economia, sia dall’Italia che dall’Europa. Le ulteriori ingenti disponibilità previste dal PNRR e i negativi impatti economici conseguenti all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia accrescono il rischio di illeciti a danno di cittadini e imprese, la movimentazione e il reinvestimento di capitali di provenienza illecita; l’accesso ad ampissime reti relazionali, interconnesse anche con ambienti non strettamente criminali. La minaccia terroristica resta immanente, nonostante l’attenuarsi in questi anni delle sue manifestazioni, e rende necessario mantenere una forte attenzione alle possibili connessioni con i circuiti finanziario/relazionali che emergono dalle segnalazioni.
Sul rischio del riciclaggio continua a pesare l’uso del contante e, ci permettiamo di osservare anche l’innalzamento del limite delle transazioni in contanti fissato in 4.999,99 Euro dal 1° gennaio 2023 potrà aumentare tale peso, mentre si evidenzia come in alcuni casi le informazioni sulle segnalazioni di operazioni sospette (SOS) – in aumento – vengono utilizzate a fini “scandalistici” in quanto riferibili personaggi esposti anche politicamente; nel 2022 è previsto un riassetto organizzativo dell’UIF che consentirà una più equilibrata distribuzione dei carichi gestionali ed operativi.
La UIF definisce quindi cinque obiettivi strategici (con obiettivi intermedi) da realizzare nel triennio 2023-2025:
- aumentare l’efficacia dell’attività di analisi finanziaria dell’Unità a fronte dell’ampliamento del patrimonio informativo, delle innovazioni tecniche, dell’integrazione internazionale;
- favorire la collaborazione dei destinatari degli obblighi antiriciclaggio al fine di contribuire al miglioramento della qualità delle segnalazioni;
- estendere il perimetro e il contenuto della collaborazione con altre autorità competenti per supportare le analisi della UIF e contribuire all’azione preventiva e repressiva degli altri organi;
- potenziare la comunicazione su attività, risultati, rischi e proposte, attraverso iniziative informative e pubblicazioni, per aumentare il grado di accountability dell’Unità;
- partecipare alla definizione di policy, standard e regole internazionali ed europee e sviluppare la collaborazione operativa internazionale, anche nella prospettiva dell’avvio dell’AMLA.