L’UIF ha pubblicato il II quaderno statistico relativo al II semestre del 2021 (composto da 93 pagine), in tale periodo sono pervenute 69.401 segnalazioni per operazioni sospette (+15,20% rispetto allo stesso periodo del 2020), solo 243 segnalazioni hanno riguardato fenomeni connessi al terrorismo e tre potenzialmente connesse a programmi di proliferazione delle armi di distruzione di massa.
Le segnalazioni hanno origine dalla Lombardia (12.752), Veneto (5.265), Lazio (8.400), Piemonte (4.085), Toscana (4.064), Trentino Alto Adige (1.289), Campania (7.438), oltre operazioni effettuate a distanza in crescita (da 812 a 3.351).
Nella ripartizione per gruppi di segnalanti si ha modo di constatare che Banche e Poste, nel II semestre 2021, hanno prodotto il 54,4% delle segnalazioni, il 33,4% è stato prodotto da altri intermediari e operatori finanziari, mentre il 12,1% da soggetti non finanziari.
I professionisti hanno inoltrato 2.413 segnalazioni, delle quali 2.212 sono state inviate da Notai, mentre quelle inviate da Commercialisti e Consulenti del Lavoro risultano essere pari a 143.
Nella tavola a.2.6 vengono riassunte le composizioni percentuali tra rischio indicato dal segnalante e rating automatico del rischio attribuito dalla UIF sulla base di un algoritmo basato su un insieme di variabili predefinite.
Nella figura a.2.10 è da evidenziarsi che l’origine del sospetto a base della segnalazione da parte di professionisti è esclusivamente il comportamento sospetto da parte del cliente.
Sono pervenute segnalazioni per operazioni in contanti per un totale di 124,9 miliardi di euro, delle quali il 99,20% effettuate da Banche e Poste; la maggior parte delle movimentazioni di operazioni in contanti hanno riguardato versamenti tramite sportello automatico o cassa continua (51,9%) ed il prelevamento di contante (70,8%); la Regione con importo medio più elevato è il Veneto, seguita dal Trentino Alto Adige, dal Lazio, Campania, Calabria, Toscana,
In calo rispetto al 2017 ma in ripresa rispetto al primo semestre 2021 l’operatività con assegni bancari (figura c.4.1) mentre per le movimentazioni in assegni circolari si nota così come l’operatività in assegni circolari ed in questo caso si nota un aumento rispetto al 1° semestre ed un andamento quasi corrispondente a quello del 2017 (figura c.4.2).
In particolare si evidenziano le segnalazioni riportabili all’emergenza Covid-19
Segnala inoltre la UIF nella rassegna normativa:
GAFI – Nell’ottobre 2021 è stato pubblicato l’aggiornamento delle linee guida per l’adozione di un approccio basato sul rischio con riguardo alle valute virtuali e ai prestatori di servizi relativi a detti strumenti (pagina 86). Sono state formulate prime indicazioni anche per mitigare i rischi connessi con le transazioni peer-to-peer e per l’implementazione della c.d. travel rule, volta a garantire la disponibilità delle informazioni necessarie in caso di trasferimento di valute virtuali.
EBA – Autorità Bancaria Europea – L’Autorità bancaria europea ha pubblicato il 16 dicembre 2021 nuove linee guida per la supervisione in materia di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo secondo l’approccio basato sul rischio 1.
Le nuove linee guida enfatizzano, in particolare, l’esigenza per le autorità di supervisione di condurre un adeguato risk assessment per l’individuazione delle aree maggiormente meritevoli di attenzione, soffermandosi sull’insieme di strumenti a disposizione delle medesime autorità e sulla necessità di selezione di quelli più efficaci rispetto ai rischi individuati.
Scambio di informazioni Banca d’Italia e UIF – D.lgs. 182 dell’8.11.2021 su G.U. 29.11.2021 n. 284
È stata introdotta nell’articolo 7 del Testo unico bancario una previsione per il rafforzamento della collaborazione, mediante scambio di informazioni, tra la Banca d’Italia nella qualità di autorità di vigilanza prudenziale e la UIF. Lo scambio informativo è finalizzato ad agevolare lo svolgimento delle rispettive funzioni istituzionali e può avvenire in deroga al segreto d’ufficio. La collaborazione si svolge nel rispetto delle condizioni previste dalle disposizioni dell’Unione europea e, in particolare, a condizione che non interferisca con un accertamento, un’indagine o un procedimento in corso conformemente al diritto penale o amministrativo.