Con la Sentenza n. 20383 del 16 luglio 2021 le Sezioni Unite di Cassazione hanno chiarito che deve ritenersi disciplinarmente responsabile l’avvocato per le condotte che, pur non riguardando in senso stretto l’esercizio della professione, ledano comunque gli elementari doveri di probità, dignità e decoro e, riflettendosi negativamente sull’attività professionale, compromettono l’immagine dell’avvocatura quale entità astratta con contestuale perdita di credibilità della categoria.