L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), con delibera n. 397 del 6 settembre 2023, chiarendo quanto stabilito dal nuovo Codice degli Appalti ha precisato che la semplice iscrizione nel registro degli indagati non può, da sola, determinare effetti pregiudizievoli di natura civile o amministrativa per la persona alla quale il reato è attribuito. Pertanto non comporta più l’esclusione dalle gare d’appalto.
Il chiarimento dell’Autorità segue la richieste di parere di un Comune siciliano, in merito ai requisiti di ordine generale per l’affidamento di contratti pubblici, con particolare riferimento all’illecito professionale grave.