Il diritto all’Assegno di Inclusione è riconosciuto sulla base di specifici requisiti, anche di reddito, che devono essere posseduti dal nucleo familiare al momento della presentazione della domanda e mantenuti per l’intera durata di fruizione del beneficio.
Di conseguenza, i beneficiari dell’ADI sono tenuti a comunicare all’Inps:
- eventuali rapporti di lavoro in essere al momento della domanda;
- ogni variazione delle condizioni occupazionali durante l’erogazione della misura.
Nel Messaggio Inps n. 3624 del 31 ottobre l’Istituto illustra le modalità del controllo messe in atto dall’Istituto sulle attività di lavoro dipendente non dichiarate dai componenti del nucleo familiare.
La procedura di controllo verifica la presenza del modello “ADI-Com Esteso” per ogni domanda accolta, nel caso in cui uno o più componenti del nucleo familiare abbiano avviato un’attività di lavoro dipendente o percorsi di politica attiva del lavoro.
In caso di omessa comunicazione, la procedura sospende l’erogazione del beneficio nel quale risulti:
- un’attività lavorativa dipendente o percorsi di politica attiva del lavoro con corresponsione di una indennità;
- la mancata presentazione del modello “ADI-Com Esteso” entro 30 giorni dall’avvio dell’attività lavorativa.
Se entro 3 mesi dall’avvio dell’attività lavorativa, l’interessato non provvede alla presentazione del modello, la prestazione decade.