Negli ultimi due anni l’occupazione è cresciuta in modo significativo, accompagnata da un forte aumento della partecipazione dei giovani al mondo del lavoro.
Nella Nota flash di agosto della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro emerge che, dei 1,026 milioni di nuovi posti di lavoro creati tra il 2021 e il 2023, circa 439.000 sono stati occupati da giovani sotto i 35 anni. L’occupazione giovanile ha rappresentato il 42,8% dell’incremento totale, con un tasso di crescita dell’8,9%, che è il doppio di quello complessivo del 4,5%.
Il maggior contributo è arrivato dalla fascia d’età 25-34 anni, con un aumento di 270.000 occupati (+6,9%). La crescita percentuale più elevata si è però registrata tra i giovani sotto i 25 anni, con un incremento di 169.000 posti di lavoro e un tasso di crescita del 16,7%.
L’andamento positivo ha interessato sia uomini che donne, con una crescita occupazionale particolarmente evidente tra le donne (+202.000, pari al 9,9%), rispetto all’aumento dell’8,2% tra gli uomini.
Resta tuttavia emergenziale nel nostro Paese, spiegano i consulenti del lavoro, la questione giovanile. L’Italia risulta infatti posizionata in fondo alla graduatoria europea per livello di partecipazione alle dinamiche lavorative. Nella fascia d’età più bassa (20-24 anni), a fronte di un tasso di occupazione medio europeo del 54,2%, quello italiano si attesta al 36%.