In una recente sentenza (n. 916/4 del 26 marzo 2024) la Corte di giustizia tributaria di secondo grado della Calabria ha rigettato l’appello presentato da un socio contro un avviso di accertamento emesso nei confronti della società.
La decisione si basa sul principio stabilito dalla Corte di Cassazione nella sentenza n. 441 del 10 gennaio 2013, secondo cui un socio di una società di capitali non ha alcuna legittimazione ad agire in proprio contro l’avviso di accertamento dei maggiori redditi formalizzato a carico della società.
I giudici calabresi hanno chiarito che il socio può intervenire a tutela delle proprie ragioni solo nel caso in cui l’ente impositore emetta un distinto e specifico avviso nei suoi confronti, relativo all’accertamento di maggiori utili societari percepiti in seguito alla distribuzione degli stessi.