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Parità di trattamento per lavoratori frontalieri e lavoratori residenti: sentenza Corte di giustizia UE

Data di pubblicazione: 23 Maggio 2024

Il lavoratore frontaliero deve godere degli stessi vantaggi sociali del lavoratore residente.

A questa conclusione è giusta la Corte di Giustizia dell’Unione Europea che, con sentenza del 16 maggio (causa C-27/23), ha chiarito che la normativa di uno Stato membro che prevede che i lavoratori non residenti non possano, a differenza dei lavoratori residenti, percepire un vantaggio sociale per minori collocati in affidamento presso il loro nucleo familiare, di cui essi hanno la custodia e che hanno il domicilio legale nonché la residenza effettiva e continuativa presso di loro, configura una discriminazione indiretta fondata sulla cittadinanza. La circostanza che la decisione di collocamento in affidamento provenga da un’autorità giurisdizionale di uno Stato membro diverso dallo Stato membro ospitante del lavoratore interessato non può incidere su tale conclusione.

Allo stesso modo, la questione se il lavoratore frontaliero provvede egli stesso al mantenimento del minore collocato in affidamento presso il suo nucleo familiare non può essere presa in considerazione se tale condizione non è del pari applicata al lavoratore residente presso il quale sia collocato in affidamento un minore.

Fonte: https://curia.europa.eu

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