Il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato un disegno di legge per l’introduzione di disposizioni in materia di intelligenza artificiale (AI) in diversi settori.
Le norme intervengono in cinque ambiti: la strategia nazionale, le autorità nazionali, le azioni di promozione, la tutela del diritto di autore, le sanzioni penali.
In merito alla promozione dell’IA nei settori produttivi sono previste disposizioni anche in materia di lavoro. Viene applicato il principio antropocentrico all’utilizzo dell’IA, chiarendo che l’intelligenza artificiale può essere impiegata:
- per migliorare le condizioni di lavoro;
- per tutelare l’integrità psico-fisica dei lavoratori;
- per accrescere la qualità delle prestazioni lavorative e la produttività delle persone in conformità al diritto dell’Unione europea.
Anche per il lavoro, come per gli altri settori, viene ribadito il principio di equità e non discriminazione, stabilendo che l’utilizzo dei sistemi di IA per l’organizzazione o la gestione del rapporto di lavoro non può in nessun caso essere discriminatorio.
Viene inoltre istituito, presso presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, un Osservatorio sull’adozione dei sistemi di IA.
Per le professioni intellettuali, si stabilisce che il pensiero critico umano debba sempre risultare prevalente rispetto all’uso degli strumenti di intelligenza artificiale, che può riguardare solo le attività di supporto all’attività professionale. Per assicurare il rapporto fiduciario tra professionista e cliente si è stabilito, inoltre, che le informazioni relative ai sistemi di intelligenza artificiale utilizzati dal professionista debbano essere comunicate al cliente con linguaggio chiaro, semplice ed esaustivo.