Il riconoscimento facciale per controllare le presenze sul posto di lavoro viola la privacy dei dipendenti.
Così il Garante per la protezione dei dati personali, intervenuto a seguito dei reclami di un numero elevato di dipendenti di cinque diverse società, impegnate a vario titolo presso lo stesso sito di smaltimento dei rifiuti, che trattavano illecitamente dati biometrici dei lavoratori.
Non esiste al momento alcuna norma che consenta l’uso di dati biometrici, come prevede il Regolamento, per controllare la presenza dei propri dipendenti e collaboratori sul luogo di lavoro, spiega il Garante. Le aziende avrebbero dovuto più opportunamente utilizzare sistemi meno invasivi per svolgere tale attività (come ad es. il badge).
A seguito dell’attività ispettiva il Garante ha quindi sanzionato le cinque società, oltre ad ordinare la cancellazione dei dati raccolti illecitamente.