La UIF ha pubblicato il quaderno dati statistici del II semestre 2023 nel quale sono riportati, appunto, i dati statistici relativi alle segnalazioni ricevute e informazioni sintetiche sull’operatività della stessa UIF, per il secondo semestre 2023, chiaramente in materia di antiriciclaggio (79 pagine).
Nel secondo semestre 2023 sono pervenute alla UIF 72.811 segnalazioni di operazioni sospette, con un decremento del 10,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; delle segnalazioni:
- 72.650 sono legate a fenomeni di riciclaggio
- 156 sono legate al finanziamento del terrorismo
- 5 sono legate al finanziamento di programmi di armi di distruzione di massa
Le segnalazioni sono pervenute per il 55% da Banche e Poste, per il 28 % da altri intermediari e operatori finanziari e per il 16% da soggetti non finanziari; su 4.395 segnalazioni pervenute da professionisti 4.182 sono pervenute da parte di Notai e C.N.N., 123 da commercialisti e consulenti del lavoro, 26 da studi associati interprofessionali e tra avvocati, 15 da avvocati, 38 da società di revisione e revisori legali, 11 da altri soggetti esercenti attività professionale. Si nota una variazione rilevante nell’origine del sospetto, in particolare quella effettuata con sistemi automatici (oltre il 32%), mentre per i professionisti si conferma la preponderanza dell’elemento “comportamento sospetto”.
Rispetto al primo semestre in Basilicata si è passati da 392 a 601 segnalazioni, in Campania da 7.442 a 8.461, mentre nelle altre Regioni il dato è pressoché costante.
Le principali forme tecniche ad origine delle operazioni sospette sono rappresentate da bonifici nazionali, da operazioni di money transfer, da carte di pagamento, moneta elettronica e da operazioni in contanti. Le forme tecniche segnalate da professionisti sono in prevalenza operazioni societarie, cui seguono le operazioni immobiliari.
Per i trasferimenti attraverso Money Transfer i maggiori paesi destinatari sono: Pakistan, Marocco, Romania, Albania, Senegal, Tunisia, Bangladesh, seguono altri paesi con percentuali inferiori al 4%.
Le comunicazioni oggettive relative ad operazioni in contanti, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, hanno registrato un incremento da 126,4 Mld. di euro a 127,1 Mld. di euro; in percentuale le maggiori operazioni consistono in prelevamento di contante, versamenti tramite sportello automatico o cassa continua, versamento di contanti; dal Quaderno si può constatare come nel 2023 le operazioni in contanti sono quantificate in 251 Mld., mentre nel 2022 ammontavano a circa 243 mld. e nel 2021 a 225,5 Mld. Per le operazioni in contanti la Regione con maggior numero di operazioni è la Lombardia, cui seguono Veneto e Lazio, mentre il Veneto rappresenta il valore maggiore medio delle operazioni in contanti.
Nel secondo semestre 2023 le richieste di informazioni da parte dell’Autorità giudiziaria e le risposte fornite dall’Unità di Informazione Finanziaria sono pari a 221 (contro le 190 del primo semestre).
Nel periodo considerato l’Unità di Informazione Finanziaria ha complessivamente analizzato e trasmesso agli Organi investigativi 73.359 segnalazioni e ha adottato 11 provvedimenti di sospensione di operazioni sospette, mentre gli accertamenti ispettivi avviati dall’Unità sono stati sei, coinvolgendo per la prima volta una casa da gioco ed un operatore in oro. Continuano ad aumentare gli scambi con le FIU estere: la UIF ha inoltrato oltre 300 richieste.
Rammenta inoltre il Quaderno che il GAFI nell’ottobre 2023 ha pubblicato un rapporto sui rischi a fini illeciti del crowdfunding, cioè della raccolta fondi realizzati prevalentemente da soggetti no profit (anzi, da soggetti che si spacciano per tali) il cui ricavato viene poi utilizzato ai fini di finanziamento del terrorismo; in tale rapporto vengono individuati indicatori di rischio e buone prassi da seguire in materia. Sempre il GAFI nel novembre 2023 in collaborazione anche con l’Interpol ha svolto un’analisi sull’evoluzione delle frodi informatiche e su come le vulnerabilità delle nuove tecnologie possano essere sfruttate a fini illeciti.
Rammenta inoltre che il 18 dicembre 2023 sono stati adottati Regolamenti UE che rientrano nel “dodicesimo pacchetto” di sanzioni finalizzato ad inasprire il regime di restrizioni nei confronti della Russia.