Con atto congiunto del 13 marzo, siglato dall’Inps e dall’Agenzia delle Entrate, sono state definite le modalità con cui l’Istituto dovrà comunicare all’Amministrazione finanziaria, ai fini della predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata, i dati relativi ai figli a carico per i quali è stato riconosciuto l’Assegno unico e universale (AUU).
Per ciascun percettore dell’AUU al quale sia stata corrisposta almeno una mensilità della prestazione nel corso dell’anno solare di riferimento, analogamente alle informazioni indicate nel prospetto dei familiari a carico presente nella Certificazione Unica, l’Inps comunicherà esclusivamente:
- il codice fiscale del percettore dell’AUU;
- il codice fiscale dei figli a carico, minori di 21 anni per i quali è stato riconosciuto l’assegno;
- se disponibile, il codice fiscale dell’altro genitore.
L’Istituto comunicherà inoltre il numero di mesi dell’anno per cui è stato versato l’assegno e la ripartizione percentuale tra i genitori in questi mesi.
Le comunicazioni dovranno contenere esclusivamente i dati relativi ai soggetti per i quali l’Inps ha verificato la genitorialità nell’ANPR ovvero nel nucleo familiare indicato nella DSU. La percentuale di carico fiscale dei familiari corrisponde a quella dichiarata dai genitori nella DSU oppure, in assenza di ISEE, a quella indicata nella domanda per il riconoscimento dell’Assegno Unico e Universale.
Per il 2023 non sono invece da comunicare all’Agenzia delle entrate i dati relativi ai soggetti per i quali la domanda di riconoscimento dell’AUU è presentata dallo stesso minore di ventuno anni, oppure dal tutore o dal genitore adottivo o affidatario.
Il termine ultimo per la trasmissione delle comunicazioni è il 16 marzo dell’anno successivo all’anno d’imposta di riferimento.