Il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, in risposta ai pronunciamenti dell’Agenzia delle Entrate e al parere formulato dall’Avvocatura Generale dello Stato, ha annunciato l’avvio di un’istruttoria supplementare per le istanze sui contributi “caro materiali” per il primo e secondo semestre 2022 al fine della determinazione dell’importo del contributo da assegnare alle stazioni appaltanti, che includerà non solo l’aggiornamento dei prezzari ma anche l’Iva dovuta dalle SA, seguendo le modalità e le aliquote previste per l’originario contratto di appalto.
La Direzione Generale competente condurrà quindi un riesame delle istanze presentate al fine di integrare i contributi già erogati o in corso di erogazione con ulteriori importi, proporzionali all’IVA dovuta dalle stazioni appaltanti relative ai contratti di appalto ammessi all’erogazione dei contributi.
Il MIT, al fine di rendere il processo il più agevole possibile, ha individuato due possibili scenari:
- per le stazioni appaltanti che hanno già comunicato l’aliquota IVA durante la presentazione dell’istanza e sono state ammesse al contributo, la revisione dell’istanza sarà automatica;
- per le stazioni appaltanti che non hanno comunicato l’aliquota IVA e sono state ammesse al contributo, sarà possibile presentare un’istanza di integrazione dal 12 gennaio al 12 febbraio effettuando l’accesso alle relative piattaforme:
- https://adeguamentoprezziart26b-edizione1.mit.gov.it per le stazioni appaltanti ammesse al contributo per il I° semestre 2022;
- https://adeguamentoprezziart26b.mit.gov.it per le stazioni appaltanti ammesse al contributo per il II° semestre 2022.
Tramite la procedura di integrazione le stazioni appaltanti potranno dichiarare soltanto l’importo dell’aliquota Iva corrispondente al contributo ammesso all’erogazione.
Una volta completate queste attività, le stazioni coinvolte saranno informate dell’importo aggiuntivo che sarà liquidato in relazione all’Iva applicabile al contratto di appalto.