Lo ricorda l’Agenzia delle Entrate, in una risposta fornita sulla rivista telematica FiscoOggi.
Anche coloro che abbiano scelto il regime forfettario rientrano tra i soggetti destinatari dell’Art-bonus, il credito d’imposta pari al 65% delle erogazioni liberali effettuate a sostegno della cultura.
La normativa in materia non prevede, infatti, una esplicita esclusione per questi soggetti. Dunque, il credito d’imposta spetta anche ai professionisti e agli imprenditori che applicano il regime forfettario (articolo 1, commi 54 e seguenti, Legge n. 190/2014).
Maggiori chiarimenti nella Circolare dell’Agenzia Entrate n. 34/E del 28 dicembre 2023.
Si ricorda che gli interventi che si possono sostenere con un’erogazione liberale sono:
- interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici;
- sostegno a istituti e luoghi della cultura pubblici, fondazioni lirico sinfoniche, teatri di tradizione ed altri Enti dello Spettacolo;
- realizzazione, restauro e potenziamento di strutture di enti e istituzioni pubbliche dello spettacolo.
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