Con Risoluzione n. 60/E dell’8 novembre l’Agenzia delle Entrate ha istituito i codici tributo per il versamento delle somme dovute a seguito delle comunicazioni inviate ai sensi dell’articolo 36-bis del D.P.R. n. 600/1973.
Tali codici sono utilizzabili nell’eventualità in cui il contribuente, destinatario della comunicazione derivante dai controlli automatici delle dichiarazioni dei redditi, non intenda versare l’intero importo complessivamente richiesto, riportato nel modello di pagamento F24 precompilato allegato alla comunicazione, ma intenda versarne solo una quota.
In tal caso, spiegano le Entrate, deve essere predisposto un modello F24 nel quale i codici istituiti sono esposti nella sezione “Erario”, esclusivamente in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”, riportando anche, nei campi specificamente denominati, il codice atto e l’anno di riferimento (nel formato “AAAA”) reperibili all’interno della stessa comunicazione.
Per agevolare i contribuenti ad individuare l’esatta codifica, nella tabella presente nel documento, in corrispondenza dei codici tributo di nuova istituzione (prima colonna), sono riportati i codici tributo già istituiti (seconda colonna), utilizzati per il versamento spontaneo.