Non consultare le associazioni non ordinistiche che si riferiscono alla materia tributaria per la emanazione del decreto che fissi per loro parametri di riferimento per l’equo compenso, dal momento che “esse esercitano abusivamente la professione di esperto contabile, come stabilito dalla Cassazione penale già nel 2012”.
Questa la richiesta avanzata dal Presidente del CNDCEC, Elbano De Nuccio, in una missiva indirizzata al Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e al sottosegretario Massimo Bitonci.
I Commercialisti ricordano come le Sezioni Unite della Cassazione penale abbiano da tempo espresso in modo chiaro e inequivocabile che proprio le attività a cui tali associazioni vogliono far riferimento siano da considerarsi “di competenza specifica di una data professione”, concretizzano esercizio abusivo penalmente rilevante ai sensi dell’art. 348 c.p. “allorché lo stesso compimento venga realizzato con modalità tali, per continuità, onerosità e (almeno minimale) organizzazione, da creare, in assenza di chiare indicazioni diverse, le oggettive apparenze di un’attività professionale svolta da soggetto regolarmente abilitato”.
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