Cosa fare se il lavoratore domestico, dopo il periodo di ferie, tardasse a rientrare sul posto di lavoro?
L’Associazione nazionale dei Datori di Lavoro Domestico (Assindatcolf) spiega come gestire al meglio, dal punto di vista amministrativo, questa casistica.
Innanzitutto, consiglia Assindatcolf, è necessario contestare ufficialmente il mancato rientro a conclusione del periodo stabilito per il godimento delle ferie.
Questo è il primo step da seguire, inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno al domicilio del lavoratore. La notifica andrebbe anticipata anche via mail o cellulare, in modo da contattare il lavoratore anche se non fosse rientrato in Italia in seguito ad un viaggio all’estero.
Cosa avviene dopo?
Due le ipotesi:
- se il lavoratore non risponde giustificando l’assenza entro il termine di 5 giorni, previsto dal Ccnl, sarà necessario notificare a mezzo A/R la lettera di licenziamento per giusta causa. In questo caso, spiega l’associazione, non è necessario rispettare i termini di preavviso, obbligatori, invece, per il licenziamento in tronco.
- se il lavoratore, invece, risponde nei termini previsti fornendo un valido motivo a giustificazione del ritardo, il datore dovrà considerare l’assenza come non retribuita. In questo periodo di tempo, la famiglia potrà eventualmente valutare se assumere con contratto a tempo determinato un sostituto.