L’Agenzia Entrate ricorda che lunedì 2 ottobre (il 30 settembre cade di sabato) è il termine ultimo:
- per presentare all’Agenzia delle Entrate, tramite la piattaforma online, le domande di adesione alla definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti al 1° gennaio 2023 in ogni stato e grado del giudizio;
- per effettuare il versamento che perfeziona la procedura (intero importo dovuto o prima rata), tramite modello F24, senza possibilità di compensazione, utilizzando i codici tributo istituiti con Risoluzione n. 6/2023.
Il nuovo modello per chiudere in via agevolata le controversie con il Fisco, approvato con Provvedimento del 5 luglio, in attuazione dell’articolo 20 del Dl “Bollette” (Dl n. 34/2023), è disponibile sul sito internet dell’Agenzia, unitamente alle istruzioni, con le indicazioni circa le modalità e i termini di pagamento degli importi dovuti per la definizione agevolata.
Possono essere definite le controversie attribuite alla giurisdizione tributaria, in cui è parte l’Agenzia delle Entrate, pendenti al 1° gennaio 2023 in ogni stato e grado del giudizio. Si considerano pendenti le liti il cui atto introduttivo del giudizio in primo grado sia stato notificato alla controparte entro il 1° gennaio di quest’anno e per le quali, alla data di presentazione della domanda, il processo non si sia concluso con pronuncia definitiva.
Entro il 30 settembre, per ogni controversia tributaria autonoma, ossia relativa al singolo atto impugnato, deve essere presentata in via telematica all’Agenzia una distinta domanda di definizione, esente da imposta bollo.