Si è concluso il G7 delle Autorità di protezione dati svoltosi a Tokyo il 20 e 21 giugno, che aveva come rappresentante italiano per il Garante la Vice Presidente Ginevra Cerrina Feroni. Obiettivo dell’incontro: il rafforzamento della cooperazione tra le Autorità privacy.
Al centro dei lavori le questioni relative:
- alla libera circolazione dei dati basata sulla fiducia (“Data Free Flow with Trust”): dal G7 è emerso come l’incremento dei trasferimenti transfrontalieri dei dati, grazie alle opportunità offerte dal digitale, presenti dei vantaggi ma ponga serie sfide alla protezione dei dati personali e alla privacy. Secondole Autorità, una circolazione dei dati libera, responsabile e basata sulla fiducia è dunque un obiettivo comune a tutti quei Paesi che condividono valori come libertà, democrazia, diritti umani e stato di diritto. Ed un elevato standard di protezione dati non può che essere un prerequisito per il libero flusso dei dati;
- all’intensificazione della cooperazione transfrontaliera: le Autorità del G7 hanno riaffermato la necessità della cooperazione internazionale e l’impegno a migliorarla per proteggere in maniera sempre più efficace i diritti e le libertà delle persone e offrire un quadro coerente alle imprese;
- alle sfide poste alla privacy dallo sviluppo delle tecnologie emergenti: il G7 dei Garanti, pur riconoscendo i benefici derivanti dall’affermazione dell’intelligenza artificiale, dei servizi in cloud o dell’Internet delle cose, ha evidenziato anche come queste tecnologie, se non controllate, possano causare danni e ledere i diritti e gli interessi degli individui. Espresse preoccupazioni in merito al riconoscimento facciale e all’intelligenza artificiale generativa, alla quale è stata dedicata una dichiarazione specifica.