In una risposta del 22 marzo scorso, fornita sul proprio portale, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha ribadito che i lavoratori fragili hanno diritto a svolgere l’attività lavorativa in smart working.
Fino al 30 giugno 2023, ai sensi della Legge di Bilancio 2023, come modificata dalla conversione in legge del c.d. Decreto Milleproroghe, per i cosiddetti “lavoratori fragili” il datore di lavoro deve assicurare lo svolgimento della prestazione lavorativa in smart working anche attraverso l’adibizione a diversa mansione compresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi di lavoro vigenti, senza alcuna decurtazione della retribuzione in godimento, ferma restando l’applicazione delle disposizioni dei relativi contratti collettivi nazionali di lavoro, ove più favorevoli.