Agli sgoccioli la scadenza per il saldo dell’Iva. Oggi, infatti, è l’ultimo giorno per poter versare l’imposta relativa al 2022 in unica soluzione, senza alcuna maggiorazione. Tuttavia, è possibile dilazionare il pagamento fino al 30 giugno, ma in tal caso sarà applicata una maggiorazione del 0,40% a titolo di interessi per ogni mese o frazione di mese successivo alla scadenza del 16 marzo.
L’ammontare dovuto, che il contribuente può versare in un’unica soluzione o a rate, è quello indicato nella dichiarazione annuale Iva 2023. Il versamento deve essere effettuato solo se l’importo supera i 10,33 euro.
Più in dettaglio, il versamento del saldo Iva può essere effettuato:
- in unica soluzione entro il 16 marzo o rateizzando l’importo, con la prima rata da versare entro il 16 marzo e le successive entro il 16 di ciascun mese di scadenza, con maggiorazione pari allo 0,33% mensile, da corrispondere sulle rate successive alla prima;
- in unica soluzione entro il 30 giugno 2023 (scadenza per i versamenti delle somme dovute in base alla dichiarazione dei redditi), aggiungendo lo 0,40% a titolo di interesse per ogni mese o frazione di mese successivo al 16 marzo, o rateizzando l’importo dalla data di pagamento delle somme dovute in base alla dichiarazione dei redditi, maggiorando inizialmente l’importo da versare con lo 0,40% per ogni mese o frazione di mese successivo al 16 marzo e quindi aumentando dello 0,33% mensile l’importo di ogni rata successiva alla prima.
E’ possibile comunque avvalersi dell’ulteriore differimento del versamento del saldo Iva al 30 luglio (comma 2 dell’art. 17 del Dpr n. 435/2001), applicando sulla somma dovuta al 30 giugno (al netto delle compensazioni) gli ulteriori interessi dello 0,40%.