Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 15 del 10 gennaio, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti e di rafforzamento dei poteri di controllo e sanzionatori del Garante prezzi.
Tra le misure contenute si segnala la detassazione dei buoni benzina anche per il I trimestre 2023. Nel periodo gennaio-marzo 2023, il valore dei buoni benzina ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel limite di euro 200 per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente.
Viene introdotto l’obbligo giornaliero, per gli esercenti l’attività di vendita al pubblico di carburante per autotrazione per uso civile, di comunicare il prezzo di vendita praticato. Il Ministero delle imprese, si legge nel Comunicato Stampa, calcola e pubblica il prezzo medio giornaliero nazionale. Tale prezzo deve essere esposto, con specifica evidenza, da parte degli esercenti insieme al prezzo da essi praticato.
Rafforzate anche le sanzioni amministrative in caso di violazione, da parte degli esercenti, degli obblighi di comunicazione e pubblicità dei prezzi (n caso di recidiva, la sanzione può arrivare fino alla sospensione dell’attività per un periodo da sette a novanta giorni) e rafforzati i collegamenti tra il Garante prezzi e l’Antitrust, per sorvegliare e reprimere sul nascere condotte speculative. Allo stesso fine, viene irrobustita la collaborazione tra Garante e Guardia di Finanza.
Viene infine istituita una Commissione di allerta rapida per la sorveglianza dei prezzi finalizzata ad analizzare – nel confronto con le parti – le ragioni dei turbamenti e definire le iniziative di intervento urgenti.