Secondo le stime, oggi la popolazione mondiale utilizza il 74% di risorse in più di quante gli ecosistemi riescano a rigenerare: vuol dire che per soddisfare le richieste di tutti servirebbero 1,75 Terre. Sono i numeri di cui parla l’Earth Overshoot Day, il giorno del debito ecologico, che quest’anno è stato fissato il 28 Luglio, un giorno prima rispetto all’anno scorso.
La consapevolezza dei pericoli intrinseci al consumismo moderno ha fatto riemergere, al centro dell’etica, il concetto di responsabilità. L’effetto cumulativo generato esige di interrogarsi nuovamente sui fondamenti del nostro agire a partire da una situazione storica data che chiama a scelte sempre più? eticamente responsabili.
A tal proposito, il 30 Novembre 2022, la Commissione Europea ha presentato lo schema di regolamento per la revisione della legislazione UE sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio (Regolamento EU 2019/1020, Direttiva EU 2019/904, Direttiva 94/62/EC). La proposta si basa su tre macro-obiettivi che hanno lo scopo di:
- prevenire la produzione di rifiuti di imballaggio e promuovere soluzione alternative riutilizzabili;
- promuovere il “riciclaggio a circuito chiuso” di tutti gli imballaggi presenti sul mercato UE entro il 2030;
- aumentare l’uso della plastica riciclata negli imballaggi attraverso obiettivi vincolanti.
L’obiettivo è quello di ridurre i rifiuti di imballaggio pro capite per Stato membro del 15% rispetto al 2018, poiché essi hanno un grande impatto sull’ambiente: sono tra i prodotti che consumano più materiali marini. Le imprese dovranno offrire ai consumatori una specifica percentuale dei loro prodotti in imballaggi riutilizzabili o ricaricabili e ci dovrà essere una chiara etichettatura degli imballaggi.
Un ultimo cambiamento di cui prendere atto è che tale transizione sostenibile comporterà una diminuzione dei posti di lavoro nella produzione di imballaggi monouso, ma altresì un aumento in molti altri settori degli imballaggi riutilizzabili e del riciclaggio e si stima che – se i risparmi fossero trasferiti ai consumatori – in media, ogni cittadino europeo potrebbe risparmiare circa €100 all’anno.