Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 9 del 9 dicembre 2022, ha approvato, in esame preliminare, nove decreti legislativi relativi all’attuazione o all’adeguamento della normativa nazionale ad altrettanti regolamenti o direttive dell’Unione Europea.
Tra questi, anche l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2020/1503 relativo ai fornitori di servizi di crowdfunding per le imprese, che modifica il regolamento (UE) 2017/1129 e la direttiva (UE) 2019/1937.
Il regolamento introduce un nuovo regime armonizzato UE, con possibilità di adesione da parte degli operatori tramite apposita autorizzazione da parte dell’autorità nazionale competente.
Il nuovo regime stabilisce, tra l’altro, requisiti uniformi per la prestazione dei servizi di crowdfunding, per l’organizzazione, l’autorizzazione e la vigilanza dei provider, per il funzionamento delle piattaforme e per quanto concerne la trasparenza e le comunicazioni di marketing e prevede un’autorizzazione unica agli operatori, con regime completo di passaporto (con registro tenuto dall’ESMA) e requisiti di trasparenza e di governance delle piattaforme che faciliteranno gli investitori e coloro che cercano fondi nel confrontare le offerte del mercato UE sul crowdfunding in modo più accurato.