Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 2 del 31 ottobre, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia:
- di divieto di concessione dei benefìci penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia;
- di obblighi di vaccinazione anti SARS-COV-2;
- di prevenzione e contrasto dei raduni illegali.
Relativamente al primo punto il decreto prevede che, ai fini della concessione dei benefici al condannato per i cosiddetti reati ostativi, non basterà la sola buona condotta carceraria o la partecipazione al trattamento, ma saranno previsti l’obbligo di risarcire i danni provocati, insieme con requisiti che consentano di escludere l’attualità di collegamenti con la criminalità organizzata o il rischio di ripristino di tali contatti, con l’esclusione pertanto di eventuali automatismi e con l’introduzione di un procedimento rafforzato di valutazione delle richieste, che prevede anche l’obbligo da parte del giudice di sorveglianza di acquisire i necessari pareri.
Ai fini della liberazione condizionale, si prevede che la richiesta possa essere presentata dopo aver scontato 30 anni di pena.
Il decreto interviene, inoltre in materia di riforma del processo penale e del sistema sanzionatorio stabilendo, nel rispetto di quanto previsto dal PNRR, il rinvio dell’entrata in vigore del decreto legislativo n. 150/2022 fino al 30 dicembre 2022, al fine di poter perfezionare misure organizzative già avviate e adeguati supporti tecnologici.