La Direzione Generale per il Coordinamento delle politiche di coesione del ministero della Giustizia, con Decreto del 5 gennaio 2022, ha ammesso al finanziamento i progetti proposti dalle Università pubbliche nell’ambito del progetto unitario “per la diffusione dell’Ufficio per il Processo e l’implementazione di modelli operativi innovativi negli uffici giudiziari per lo smaltimento dell’arretrato”.
L'iniziativa, alla quale hanno aderito 57 atenei pubblici statali e che prevede un finanziamento di oltre 51 milioni di euro, è diretta alla realizzazione di proposte progettuali finalizzate alla definizione di modelli operativi innovativi da sperimentare presso gli uffici giudiziari dell’intero territorio nazionale, al fine di contribuire alla diffusione dell’Ufficio per il Processo, allo smaltimento dell’arretrato e all'innovazione organizzativa.
Le azioni proposte dovranno condurre alla definizione di moduli operativi da sperimentare presso gli Uffici Giudiziari al fine del raggiungimento dei seguenti risultati:
- rafforzare le sinergie tra sistema della giustizia e sistema della formazione e della ricerca universitaria;
- offrire l’opportunità al sistema universitario di adeguare l’offerta formativa alle esigenze del sistema giudiziario;
- aumentare la produttività degli Uffici Giudiziari, riducendo i tempi di lavorazione delle pratiche;
- individuare metodi uniformi per ridurre l’arretrato civile;
- migliorare la qualità del lavoro di giudici e cancellieri;
- supportare il processo di digitalizzazione e innovazione tecnologica per giudici e cancellerie;
- aumentare l’utilizzo delle tecnologie da parte di tutti gli stakeholder e, in particolare, dei software utilizzati dai giudici, dalle cancellerie, dagli “assistenti dei giudici” e dai soggetti abilitati esterni;
- ridurre le distanze tra i cittadini e il sistema giustizia;
- ridurre i tempi di attivazione ed erogazione dei servizi di informazione per l’inoltro delle istanze/ricorsi;
- rafforzare l’immagine del “Sistema Giustizia per il Territorio”.