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Btp Futura, l’8 novembre una nuova emissione del titolo con il tasso “a scalini”

Data di pubblicazione: 20 Ottobre 2021

Btp Futura, ci risiamo. Il governo ha annunciato una nuova emissione del Btp Futura, il titolo di Stato dedicato esclusivamente alla clientela retail. Il Btp Futura fa parte di quella serie di obbligazioni emesse dallo Stato italiano che possono essere classificate come “alternative” rispetto ai classici Btp e Bot destinati anche agli investitori istituzionali (come banche e assicurazioni), tesi a raccogliere risorse dalla platea dei piccoli risparmiatori italiani per finanziare “gli interventi adottati nel corso dell’anno per la ripresa economica del Paese”.

Il prossimo Btp Futura, giunto alla quarta emissione, verrà emesso tra lunedì 8 novembre e venerdì 12 novembre. Sarà come da tradizione possibile sottoscrivere questa obbligazione in banca, in posta o tramite il proprio portale di home banking (se abilitato). Insomma sarà possibile sottoscriverlo in autonomia, essendo proprio destinato ad una clientela formata principalmente dai piccoli risparmiatori.

Il quarto Btp Futura presenta una differenza sostanziale rispetto alla terza emissione dello scorso aprile: la durata. In questo caso la durata di vita dell’obbligazione verrà ridotta da sedici a dodici anni. Nonostante questo cambiamento è stato confermato il doppio premio fedeltà. È una delle peculiarità di questo titolo: permette di beneficiare di un premio fedeltà collegato alla crescita del Pil italiano. Un incentivo a sottoscrivere il titolo e a detenerlo fino alla scadenza (uno degli obiettivi principali di questo tipo di emissioni, con cui il Mef conta di poter racimolare miliardi di euro “sicuri” e al riparo dalla speculazione nel medio-lungo termine). Ebbene, questo premio fedeltà viene pagato in due parti e momenti differenti. Al termine dei primi otto anni di vita del titolo il detentore del Btp Futura riceverà un premio intermedio pari al 40% della media del tasso di crescita del Pil nominale registrato, appunto, negli otto anni di vita del titolo. Il tasso minimo garantito è dello 0,4% del capitale investito, fino ad un massimo dell’1,2%. Una sorta di elemento di sicurezza per una categoria di investitori che predilige la certezza di una remunerazione ad un rischio di tasso variabile eccessivo.

Alla scadenza finale, poi, ovvero al termine dei restanti quattro anni, gli investitori che avranno continuato a detenere il titolo riceveranno un premio finale che sarà composto di due voci: la prima sarà pari al restante 60% della media del tasso di crescita del Pil registrato nei primi otto anni di vita del titolo (minimo 0,6% e massimo 1,8%), la seconda pari al 100% della media del tasso di crescita del Pil registrato dal nono al dodicesimo anno (minimo 1% e massimo 3% del capitale investito). Senza dubbio un premio di non immediata comprensione (e nemmeno stima) per chi è interessato a sottoscrivere questo titolo in assenza di particolare conoscenza o esperienza sui mercati finanziari.

Al di là del premio fedeltà, però, il Btp Futura offrirà la medesima e altrettanto peculiare struttura dei tassi “step-up”. Il tasso di interesse offerto dall’obbligazione aumenterà quindi a intervalli di tempo prestabiliti sin dall’emissione. Nei primi quattro anni vi sarà un tasso cedolare, che verrà incrementato per i successivi quattro anni, quindi nuovamente incrementato per gli ultimi quattro anni di vita dell’obbligazione. È qui la grande differenza ad esempio con il Btp Italia, altro titolo dedicato ai piccoli risparmiatori (anche se non in materia esclusiva come il Futura) che invece presenta un tasso di interesse indicizzato all’inflazione italiana. Una struttura quindi maggiormente variabile ma con una garanzia: proteggere il rendimento della propria obbligazione da un eventuale futura accelerazione dell’indice dei prezzi al consumo. Il Btp Futura invece presenta un tasso a scalini predefiniti, che non vengono scalfiti o alterati da un eventuale salita futura dei prezzi: è bene tenerlo a mente ed effettuare le proprie valutazioni in sede di sottoscrizione.

“La serie dei tre tassi cedolari minimi garantiti di questa quarta emissione del BTP Futura sarà comunicata al pubblico il giorno venerdì 5 novembre 2021, e potrà essere rivista al rialzo, in base alle condizioni di mercato, alla chiusura del collocamento, il giorno venerdì 12 novembre 2021. Il tasso cedolare dei primi 4 anni resterà comunque invariato, mentre potranno essere rivisti a rialzo, al termine dell’emissione, solo i tassi dei due step successivi”, scrive il Mef nella sua nota.

Autore: Dott. Gianmaria Vianova

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